Il temporary store è una strategia di marketing consolidata e dall’alto potenziale, sempre più apprezzata nel settore retail e del marketing esperienziale. Grazie alla progettazione e implementazione di un pop up store, il brand può incrementare la sua visibilità, aumentando le vendite dei suoi prodotti in un periodo di tempo relativamente breve. 

Ma cos’è un pop up store e quali sono i suoi vantaggi? Scopriamo tutto quel che occorre sapere.

Cos’è un pop up store 

Per pop up store si intende un negozio aperto per un periodo di tempo limitato, situato in zone ad alto traffico nel centro cittadino. Il pop up store rappresenta lo strumento più indicato per creare una connessione diretta e immediata con il pubblico, puntando sull’emozione legata a esperienze esclusive. 

Il “negozio a tempo” spunta fuori quasi per magia all’interno del contesto cittadino, creando un effetto sorpresa che stupisce il pubblico. Esso ha il potere di catturare l’attenzione, stimolare la curiosità e generare un senso di esclusività. 

L’idea del pop up store, chiamato anche temporary store, nasce negli anni Duemila negli Stati Uniti. I brand, in questi anni, erano alla ricerca di nuove modalità di interazione con il pubblico.

I pop up store si sono diffusi a livello globale dopo che alcuni marchi, tra cui Adidas e Target, scelsero di sperimentare tale format per lanciare nuovi prodotti o campagne promozionali stagionali. 

I vantaggi di un pop up store per le aziende

Il pop up store rappresenta uno strumento altamente potente. Questa strategia di marketing, se ben progettata e gestita, può infatti garantire numerosi vantaggi alle aziende moderne: 

  • Aumento della brand awareness e della visibilità del brand. Un retail temporaneo attira l’attenzione del pubblico, facendogli conoscere il brand, i suoi valori e prodotti. L’effetto sorpresa cattura l’interesse dei consumatori, contribuendo a generare un interessante buzz mediatico; 
  • Concretizzazione di un piano di marketing esperienziale. Questa disciplina consente di creare e offrire esperienze dirette, estremamente suggestive e coinvolgenti. Esperienze che amplificano la portata del messaggio del brand, rimanendo nella memoria dei partecipanti; 
  • Possibilità di svolgere test di mercato. Il pop up store rappresenta la migliore alternativa per il brand che desidera sperimentare nuovi prodotti, mercati e concept senza dover investire in un negozio fisso. Il negozio temporaneo consente di raggiungere nuovi target, espandendo la rete clienti all’interno di uno spazio controllato che non necessita di investimenti importanti; 
  • Incremento delle vendite. Il senso di urgenza generato dalla natura temporanea del pop up store, così come la disponibilità limitata di prodotti, spingono il consumatore a procedere immediatamente all’acquisto; 
  • Possibilità di instaurare un rapporto diretto con il pubblico. Il cliente viene coinvolto in maniera diretta, mediante la collaborazione con hostess e promoter qualificati. L’esperienza memorabile, inoltre, aumenta il coinvolgimento del consumatore, legandolo più facilmente al brand;
  • Flessibilità e rapidità. Un pop up store può essere aperto e inaugurato in diverse location strategiche, in modo da massimizzare la visibilità del brand. Inoltre, può essere integrato all’interno di fiere ed eventi per amplificare l’impatto sul pubblico e creare esperienze esclusive in contesti ad alta affluenza; 
  • Costi di investimento più bassi. Scegliere di inaugurare un negozio temporaneo comporta investimenti decisamente inferiori rispetto all’inaugurazione di uno spazio retail classico. Vengono meno i costi permanenti di affitto, di manutenzione e legati a strutture permanenti. Anche per questo, il temporary store diventa l’alternativa ideale per brand che non dispongono di un negozio fisico, ma che desiderano creare un collegamento fisico con i propri clienti; 
  • Connessione tra offline e online. Il pop up store, oltre a consentire ai brand online di incontrare dal vivo il proprio pubblico, permette di integrare strategie di omnichannel marketing come il drive-to-store o l’acquisizione di lead per l’e-commerce;
  • Raccolta di dati e feedback reali da parte dei consumatori. All’interno del pop up store è possibile raccogliere innumerevoli informazioni da parte degli utenti, in tempo reale e in modo diretto. Informazioni che possono essere utilizzate per migliorare le strategie di marketing, le attività future o anche i prodotti venduti. 

Come funziona un retail temporaneo? 

Il pop up store è un negozio che salta fuori all’improvviso, che fa leva sul concetto di limite temporale e sul senso di urgenza. Il consumatore vede questo store temporaneo come uno spazio in cui cogliere un’opportunità imperdibile, non ripetibile proprio grazie alla natura temporanea. 

Un temporary store può essere attivo per periodi che vanno dai tre giorni ai tre mesi. Collocati in aree ad alto traffico pedonale, hanno l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di persone. Il pop up store è il perfetto esempio di marketing esperienziale, in quanto il consumatore vive all’interno dello spazio un’esperienza immersiva, suggestiva e memorabile.

Esempi di pop up store efficaci 

L’efficacia di un pop up store viene testimoniata da alcuni esempi vincenti, che hanno trasformato il concetto stesso di negozio temporaneo in esperienze di successo. Scopriamo alcuni degli esempi più interessanti. 

Bose

Esempio di pop up efficaci: caso Bose con Alca

Il caso Bose rappresenta un caso di successo nell’ambito del marketing esperienziale e del retail temporaneo. Il brand, in collaborazione con Alca Marketing, ha allestito un temporary store all’interno del MediaWorld di Milano Certosa per il lancio dei suoi nuovi occhiali smart.

L’obiettivo era quello di creare un’esperienza coinvolgente per i clienti, trasformando un semplice punto vendita in una vetrina interattiva e accattivante.

Il format, basato sul retailtainment, prevedeva attività di social engagement e dimostrazioni dal vivo. L’iniziativa ha portato a un incremento delle vendite pari all’80% in loco, coinvolgendo altri 10.000 contatti. 

Nike 

Nike ha lanciato una serie di pop up interattivi in diverse città del mondo. All’interno degli store temporanei, con la campagna House of Innovation, Nike ha proposto un’esperienza estremamente personalizzata grazie all’integrazione tra digitale e fisico.

Gli spazi sono stati progettati per coinvolgere il cliente mediante tecnologie avanzate, servizi esclusivi e contenuti interattivi. 

Nike, grazie a questi temporary store, ha sperimentato nuovi format di vendita, rafforzando il legame con il pubblico e incrementando l’engagement attraverso strategie di event marketing e gamification.

L’approccio innovativo ha trasformato il semplice atto di acquisto in un’esperienza memorabile, incrementando il traffico in store e il valore percepito del brand. 

Chanel 

Con il suo Beauty Atelier, il brand Chanel ha ridefinito il concetto di pop up store di lusso. All’interno di questo spazio il cliente poteva testare le ultime novità del brand con il supporto di consulenti specializzati, vivendo un’esperienza di acquisto premium.

L’integrazione con i canali digitali ha arricchito l’esperienza offerta al cliente, che poteva condividere il proprio look in tempo reale, partecipando a eventi esclusivi e accedendo a contenuti personalizzati.

Questo format di marketing esperienziale ha consentito a Chanel di rafforzare la brand awareness, coinvolgere il pubblico in modo diretto e amplificare la visibilità sui social media.

Considerazioni per creare un pop up store di successo  

Per progettare un pop up store di successo, è necessario considerare alcuni fattori: 

  • Gli obiettivi del brand. Aumentare la brand awareness, incrementare le vendite degli articoli stagionali, testare nuovi concept o suscitare interesse verso nuovi prodotti. È essenziale definire obiettivi chiari e misurabili, stabilendo KPI (Key Performance Indicator) pertinenti;
  • Il target. Comprendere le esigenze, le preferenze e le aspettative del proprio target è uno step fondamentale per poter progettare un concept efficace. Ogni dettaglio, dalle attività promozionali al design e agli allestimenti, deve ruotare attorno all’analisi del target di riferimento; 
  • Il budget. Anticipare i costi stilando un business plan che coinvolga ogni dettaglio (dai costi di affitto all’arredamento, dal personale alle attrezzature) rappresenta una condizione indispensabile per mantenere il controllo di tutto il progetto, dal punto di vista economico. È importante prioritizzare le spese, dividendo i costi essenziali da quelli discrezionali; 
  • La location. Selezionare l’ubicazione strategica migliore è fondamentale per garantire il successo del pop up store. Quest’ultimo deve essere posizionato in luoghi facilmente accessibili, ad alto traffico e ben visibili, ma allo stesso tempo coerenti sia con il brand che con il suo target; 
  • La durata. Stabilire la durata del pop up store è un ulteriore passo fondamentale. La durata può essere variabile, ed è da definire in base a fattori quali il budget, la tipologia di evento e il target. La durata deve essere comunicata in modo diretto e chiaro al target, suscitando un senso di urgenza, che ha un effetto positivo per il brand; 
  • La logistica. L’organizzazione deve essere minuziosa e puntuale, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti logistici. Occorre assumere il personale necessario, prevedere un’assicurazione sui prodotti, richiedere una licenza alla SIAE (nel caso in cui debba essere utilizzata una musica in sottofondo), collaborare con partner e fornitori per ottenere uno stock adeguato;
  • La promozione. Progettare una strategia di marketing e comunicazione efficace permette di generare un numero elevate di visite. Coinvolgere più canali, dalla stampa ai social media, passando per influencer e siti web, rappresenta la scelta più indicata. Definendo uno storytelling vincente, il brand potrà suscitare l’interesse del pubblico e offrire un racconto suggestivo dei valori del marchio. 

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pop up store di Shein

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