Catturare e mantenere l’attenzione dei consumatori è sempre più difficile. Per fidelizzare il pubblico, è indispensabile creare esperienze che lo coinvolgano e lo stimolino, facendolo immergere completamente nel brand. Il concept store è un format capace di unire prodotti, design, tecnologie e stimoli sensoriali, offrendo un’esperienza di shopping completa

Cos’è un concept store, come aprirne uno di successo e quali sono gli esempi vincenti? Approfondiamo l’argomento. 

Cos’è un concept store 

Un concept store è uno spazio commerciale che va oltre la pura vendita dei prodotti, offrendo un’esperienza di shopping immersiva e multisensoriale, pensata per valorizzare la customer experience. All’interno di un concept store, alcuni elementi vanno ad arricchire la customer journey, trasmettendo in modo unico l’identità del brand e garantendo una retail experience memorabile.

Un concept store si differenzia da altre tipologie di negozio, tra cui boutique e department store, perché pone l’esperienza del cliente al centro. Una boutique è generalmente mono-marca o specializzata, propone una selezione ristretta di prodotti e presenta una forte identità di stile. All’interno di una boutique è possibile vivere un’esperienza personalizzata, ma limitata in varietà.

I department store propongono una grande varietà di categorie merceologiche, spesso sono organizzati per reparti autonomi ma si distinguono dal concept store per la minore tematizzazione e un ridotto coinvolgimento sensoriale. 

Il concept store, invece, unisce alcuni elementi della boutique e del department store, integrando tematiche coerenti, design distintivi, tecnologie phygital, multisensorialità e un’offerta diversificata, creando sempre un’esperienza unica, centrata completamente sul cliente. 

Perché i concept store funzionano 

Un concept store può avere molto successo, soprattutto quando viene progettato con perizia. Scopriamo perché i concept store funzionano: 

  • Creano un’esperienza immersiva e coinvolgente, trasmettendo memorabilità, emozione e differenziando il brand;
  • Aumentano il dwell time. Maggiore è il tempo che il cliente trascorre all’interno dello store, maggiori saranno le opportunità di acquisto; 
  • Rafforzano la brand identity. Il concept store riflette valori, estetica e vision del brand, traducendo il tutto in fedeltà e riconoscibilità;
  • Coinvolgono tutti i sensi. La multisensorialità è uno dei punti focali del concept store. Gli stimoli visivi, tattili, olfattivi e uditivi rendono l’esperienza più immersiva; 
  • Integrano online e offline mediante tecnologie in-store, digital signage e soluzioni phygital che aumentano l’interazione e la personalizzazione; 
  • Accelerano la comunicazione, rendendola virale. Eventi, pop-up, ma anche spazi “instagrammabili” all’interno dello store generano più facilmente passaparola e contenuti spontanei sui social media; 
  • Differenziano il brand. In un mercato affollato e saturo, un concept store ben progettato può contribuire a distinguere il brand, rendendolo più competitivo; 
  • Permettono di effettuare test e adattamenti rapidi, mediante una costante rotazione di prodotti, layout, format e servizi sperimentali. 

Gli elementi chiave di un concept store 

Per progettare un concept store di successo, è importante combinare alcuni elementi strategici. Valutiamo gli elementi chiave. 

Curazione tematica

Il cuore di ogni concept store è il concept stesso, ovvero la storia che il brand desidera raccontare. La cura del tema regala coerenza al progetto: valori, estetica, prodotti e spazi, in ogni dettaglio, devono parlare il medesimo linguaggio e trasmettere un’identità unica e riconoscibile. Ogni elemento, dall’assortimento merceologico al design degli ambienti, deve essere progettato per dare valore al tema.

Multisensorialità e atmosfera

Lo spazio deve saper stimolare tutti i sensi. Elementi come suoni, profumi, materiali tattili e illuminazione devono essere utilizzati per costruire un’esperienza coerente e piacevole, in linea con i principi dell’experiential retail. Il layout invita il cliente a esplorare, fermarsi e interagire con lo spazio. L’attenzione all’atmosfera e al dwell time aumenta la soddisfazione del cliente, rendendo la visita ancora più memorabile.

Identità visiva e design dell’ambiente

L’interior design e l’architettura degli spazi devono rappresentare il concept, rafforzando la brand identity. Le vetrine sorprendenti fungono da “hook” visivo, mentre la segnaletica interna, il visual merchandising e il packaging devono parlare lo stesso linguaggio. In questo modo, è possibile rafforzare l’identità del brand, creando un ambiente coerente e distintivo. 

Tecnologia phygital

Specchi intelligenti, installazioni interattive, digital signage, realtà aumentata e touchpoint digitali hanno il potere di migliorare l’esperienza dell’utente, incrementando le possibilità di personalizzazione. App e sistemi digitali permettono di inviare notifiche real-time, raccogliendo dati importanti per la profilazione e la misurazione dei KPI.

Layout e merchandising

L’organizzazione dello spazio contribuisce a guidare il cliente lungo il percorso d’acquisto (qui: guida completa). Un merchandising flessibile consente di ruotare i prodotti e gli allestimenti sulla base di tematiche, eventi speciali o stagioni. Il visual merchandising, inoltre, favorisce il touch & feel, rendendo l’interazione con i prodotti parte integrante dell’esperienza.

Polifunzionalità e comunità

Un concept store integra diverse categorie merceologiche e servizi: dal design alla moda, dal cibo agli eventi. Diventa, quindi, un punto di riferimento sia culturale che sociale, favorendo lo scambio umano, la creazione di una comunità e la fidelizzazione dei clienti: brand loyalty. Gli spazi, sempre dinamici, garantiscono costantemente nuovi stimoli ai visitatori. 

Scegliere design, identità visiva e tecnologie phygital 

In fase di progettazione di un concept store, è indispensabile orchestrare tre elementi chiave, i quali definiscono l’esperienza complessiva del cliente:

  • Identità visiva. Ogni scelta deve partire dalla brand identity: mission, valori, target e tone of voice vanno tradotti in un linguaggio visivo coerente. L’identità del brand abbraccia l’intero storytelling dello store, dalle vetrine alla segnaletica interna; 
  • Store design. Non un semplice abbellimento fine a sé stesso, ma la traduzione fisica dell’anima del brand. Materiali, arredi, finiture e layout devono garantire un’ottima resa estetica, massima qualità e funzionalità. Lo spazio, attraverso il design, guida il cliente in un percorso fluido ed emozionante; 
  • Tecnologie phygital. La tecnologia rende più immersivo e personalizzato il customer journey. È utile introdurla gradualmente, misurando KPI come dwell time, conversione e traffico per valutarne l’impatto reale.

Come aprire un concept store di successo 

L’apertura di un concept store necessita di attenzione durante alcuni passaggi strategici. Scopriamo 10 fasi chiave. 

Definizione del concept strategico

Definire il concept strategico è il primo passo: quale storia raccontare, quali emozioni trasmettere, quale differenza offrire rispetto ai competitor. Tutto, dai prodotti all’allestimento, deve comunicare coerentemente il concept.  

Studio del target e del mercato

L’analisi del target, delle abitudini di acquisto, dei competitor e dei trend locali consente di comprendere quali prodotti proporre, come differenziarsi e come posizionare lo store nel contesto urbano o digitale.

Adempimenti burocratici

Per aprire un concept store, occorre la partita IVA e l’iscrizione alla Camera di Commercio. Per l’online, è importante preparare sito web e profili social. È necessario verificare che la location rispetti regolamenti edilizi e di sicurezza.

Scelta della location e progettazione del layout

Lo spazio deve essere coerente con il concept in termini di posizione, visibilità e flusso di clienti. Il layout deve essere diviso per zone tematiche, aree esperienziali e flessibili per eventi o pop-up, favorendo percorsi che invitano all’esplorazione. 

Brand identity e design visivo

È importante curare logo, materiali, packaging, palette di colori, segnaletica e comunicazione visiva. L’arredo deve essere originale, armonioso, coerente con l’identità del brand. 

Selezione dell’assortimento

Occorre definire un mix merceologico strategico, distinto da esclusività e innovazione. È bene prevedere rotazioni stagionali o tematiche per offrire novità e stimolare visite ripetute. 

Tecnologie phygital integrate

L’integrazione di strumenti digitali arricchisce l’esperienza complessiva. Questi strumenti devono essere inseriti strategicamente e con coerenza. 

Allestimenti e merchandising dinamico

Il visual merchandising deve invitare l’utente alla scoperta e al contatto. Vetrine e spazi interni devono sorprendere, mentre pop-up e installazioni temporanee devono valorizzare il concept. 

Marketing e promozione

Prima dell’apertura del concept store, è importante attivare una campagna sui social e offline, mediante soft launch, teaser e partnership locali. Dopo l’apertura, per mantenere l’engagement occorre veicolare i contenuti generati in store, ma anche promozioni mirate e attività coerenti con l’esperienza del concept store.

Misurazione, feedback e scalabilità

È essenziale monitorare i principali KPI (traffico, conversione, tempo di permanenza, scontrino medio), raccogliendo feedback e analizzando i dati. Ciò consente di ottimizzare costantemente le performance. 

Esempi di concept store da cui trarre ispirazione 

È utile osservare alcuni degli esempi più iconici di concept store per comprendere cosa rende questi spazi davvero speciali. Valutiamo 3 casi emblematici. 

10 Corso Como, Milano

Il primo concept store italiano: 10 Corso Como, a Milano
Photo DSL Studio A. Bedin.

Il primo concept store italiano: 10 Corso Como, a Milano, unisce moda, arte, design e gastronomia in un unico spazio. L’arredamento originale contribuisce a guidare il visitatore lungo un percorso sensoriale. Ogni dettaglio, dai libri agli oggetti di design esposti, dagli allestimenti artistici al caffè interno, racconta una storia coerente e coinvolgente, immergendo il visitatore in un’ambiente che stimola emozioni, curiosità e ispirazione.  

Deus Ex Machina, Milano

Flagship – The Portal Of Possibilities – Milano | Concept Store “Deus”, Milan
Foto deus-customs-blog.

Deus Ex Machina, a Milano, è il luogo in cui motociclette, surf e biciclette incontrano il retail lifestyle, offrendo uno spazio che celebra la cultura giovanile e lo sport. Lo store propone abbigliamento e accessori di tendenza, distinguendosi per il design dinamico e per l’atmosfera vivace. 

Story, New York

Concept Store “Story” a New York
Credits foto: sito echochamber.

Story a New York, progettato come una rivista, riallestisce mensilmente prodotti, scenografie e concept creativi. Ogni visita offre un’esperienza unica, con esposizioni che spaziano dalla moda all’arte e design, fino a oggetti di lifestyle. L’innovazione costante mantiene alta l’attenzione sul brand e trasforma il retail in uno spazio narrativo.

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